Le due aziende hanno sviluppato due profili per le memorie, uno chiamato EPP (nVIdia) e uno XMP (Intel).
Entrambe le tecnologie hanno uno scopo preciso: permettere l'incremento delle prestazioni del sistema più facilmente, grazie all'uso di impostazioni preconfigurate più spinte. Si tratta di una sorta di overclock automatico, possibile solamente in presenza di schede madre e memorie con supporto a tali tecnologie.
Secondo quanto dichiarato da Terry Groth di Crucial Technology, i produttori di memoria sarebbero in grado di supportare entrambe le tecnologie sullo stesso modulo, permettendo agli utenti una scelta più vasta. Oggigiorno, infatti, chi vuole una memoria EPP sa già in partenza che per sfruttarla dovrà dotarsi di una scheda madre con chipset nVidia.
Tuttavia Intel e nVidia, gelose delle loro tecnologie, impediscono ai produttori di memoria di realizzare prodotti con supporto sia EPP che XMP.
Un vero peccato, perché avrebbero facilitato la vita a qualche smanettone, interessato a un modulo di memoria piuttosto che a un altro.
La presenza di due standard, anche se indirizzati a un pubblico ridotto, non è mai un bene per l'utente finale e per tutta l'industria. Speriamo quindi che, in un prossimo futuro, le ritrosie delle due aziende vengano meno e possano essere messe in commercio offerte più complete a tutto vantaggio del consumatore finale!