Una delle scocciature che affligge maggiormente la popolazione sembra essere la scomparsa del puntatore del mouse. Quando ciò avviene si ricorre ad azioni di ogni specie, come riavviare il Pc o controllare i cavi (37%), pulire il mouse (7%), cambiare le pile (2%), prendere a colpi il mouse (4%). Meno della metà degli intervistati decide di mantenere la calma e utilizzare la tastiera in sostituzione.
Anche problemi relativi alla connessione a Internet creano non poche tensioni. Per risolverli la maggior parte degli utenti riavvia il router ripetute volte (58%), così come il computer (30%). Solo il 6 per cento degli intervistati si rivolge al servizio tecnico. Anche le “schermate azzurre” mettono in agitazione, la metà delle persone si fermano a leggere il testo di errore per verificare la causa, il 32 per cento riavvia il computer, mentre il 5 per cento opta per spegnere direttamente la macchina e solo il 2 per cento sceglie di formattare l’hard disk.La lentezza del Pc nell’avviarsi urta la sensibilità del 37 per cento degli utenti, solo il 24 per cento decide però di indagare sulle cause del rallentamento, mentre il 6 per cento preferisce perfino di comprarne uno nuovo.
Un risicato 1 per cento pensa che questo problema potrebbe dipendere dal malware e opta per l’analisi attraverso un antivirus.
Come afferma Luis Corrons, direttore tecnico dei Laboratori di Panda Security “l’alta percentuale dei problemi che intaccano il corretto funzionamento del computer è dovuta principalmente al malware. Dai nostri calcoli, il 58 per cento del totale dei Pc è infettato da codici maligni. Il fatto che solo l’1 per cento degli utenti pensa di analizzare la macchina con l’antivirus fa capire quanto sia falsa la sensazione di sicurezza che si vive in questo periodo”
- Pirro Jacopo -